Mal di trasferta?

Certo è decisamente troppo presto per collegare il passo falso di Osimo a qualcosa che ha a che fare con il giocare lontano da Ferrara, ma certamente possiamo affermare che la Krifi Caffè di sabato scorso non è nemmeno la lontana parente di quella vista appena sette giorni prima davanti al pubblico del nostro Palasport.
Quella in terra marchigiana è stata infatti una prestazione decisamente incolore che non ha opposto troppi ostacoli ai ragazzi di Masciarelli, facendo ottenere a questi ultimi il risultato pieno. Troppa facilità nel fare punti importanti per Bruschi e compagni, unitamente all’ottima regia di Cremascoli, non sono sufficienti per spiegare una gara priva di acuti a muro e in difesa da parte dei ragazzi di coach Martinelli. Se poi aggiungiamo un servizio che non è quasi mai riuscito a pungere con efficacia, il quadro della sconfitta si delinea con maggiore precisione. Un campanello d’allarme che, assieme alla sconfitta di Fano – seppur arrivata in termini diversi -, deve far riflettere lo staff tecnico granata.
Trovare immediate e adeguate contromisure a quanto si è visto sabato diventa un aspetto indispensabile per rimanere agganciati ai posti che contano in classifica. Qualcuno che corre e vuole fare la lepre del girone sembra già delinearsi. Ovviamente non tutto è da buttare a mare. I ventinove punti finali di Casaro in quattro set ed il 72% in attacco di Smanio, sono numeri che lasciano ben sperare, ma è ancora poco per fare la voce grossa nel tignoso girone E del campionato nazionale di serie B. Per un pronto riscatto e un rilancio immediato non si poteva sperare di meglio: a farci visita arriva un Rimini che sino ad ora non è ancora riuscito a smuovere la classifica in quanto ha perso con parziali netti tutte e tre le gare sin qui disputate. Una ghiotta occasione, dunque, per Bernard e compagni per ritrovare punti e fiducia in vista di questa rincorsa dopo appena tre giornate. Un occhio di riguardo allo schiacciatore D’Amico e al centrale Fortes che tra i romagnoli hanno trovato modo di mettersi in luce nonostante i risultati negativi della loro squadra.